mercoledì 7 gennaio 2009

Sulla poetica di Gladys Basagoitia


di Liliana Ugolini

Carissima Gladys,
Ho qui due preziosi libri, i tuoi due più recenti. Uno di poesia La carne/El sueño e l’altro Il fiume senza foce, una inusuale autobiografia, accattivante nella lettura. Nella loro diversità di stili, si compendiano e completano il puzzle della tua molteplice personalità oltretutto qui bilingue. Nelle dediche delle poesie, trovo l’attualità del tuo scrivere in versi, con ricchezza di metafore e forte passione, nella scrittura in prosa, una densità pregna di odori e di sapori che il tempo ha reso incantati. Apri ad un mondo con la consapevolezza della memoria vissuta dal di dentro, trascinandoci nell’emozione della verità della favola. E insieme a te ci facciamo partecipi di storie sospese o di pittoreschi personaggi o di giardini d’anima. Leggere contemporaneamente i due libri che parlano del tuo vissuto in armonie diverse è una sensazione straordinaria che ha la tavolozza dell’iride in un tutto cosmico che appartiene alla terra, alla tua terra dell’anima. Il particolare modo di scorrere le storie della tua autobiografia è veramente interessante e si dipana piano piano trascinandoci con grazia in un mondo di crudeltà e bellezza, di vissuto e di magico, di violenza e di sogni, straordinariamente fertile di sensazioni ritrasmesse. Trovo che anche la tua prosa oltre che la tua poesia, sia perfettamente consapevole della tua forte personalità di scrittura che si rivela pur nella diversità d’espressione. Di sicuro le due letture si donano leggere nella loro intensità catturando l’attenzione e questo per una scrittrice è un ottimo risultato. Abbiamo la sensazione d’un dono prezioso, di leggere qualcosa che ci arricchisce in stupore, verità e storia in una documentazione vissuta che è anche scienza del raccontare. Riuscire a conoscerti attraverso i luoghi e la cultura peruviane stupende nella loro tragica metamorfosi (la storia degli Incas ha attraversato con meraviglia e raccapriccio tutta la mia infanzia attraverso le letture) e ora con le tue attualizzazioni m’immerge di nuovo in una realtà di luoghi antichi che per me sono stati un Mito sognato da bambina. Quindi immagina quanto ho “ bevuto” le tue storie così vere e vissute nei luoghi magici e memoriali della mia fantasia! Sei una preziosa discendente di una grande storia, una principessa che straordinariamente continua il racconto suo e della sua gente che, nonostante la grande povertà, annovera fra il suo popolo le persone più longeve a testimonianza della sua forza che io trovo in te. Impastati di sentimenti, delicatezza, generosità e narrazione questi due libri particolarmente ci donano il tuo mondo nel quale ci ritroviamo nelle emozioni che, come è della buona scrittura, appartengono a tutti.
Ringraziarti è troppo poco. Spero di riuscirci con un abbraccio forte forte sussurrandoti Brava!

Con affetto, simpatia e stima Liliana


Liliana Ugolini nata a Firenze nel 1934 dove abita. Ha pubblicato 11 libri di poesia (ediz. Gazebo, Masso delle Fate, Polistampa, Stelle Cadenti, Esuvia, Morgana ) 2 in prosa (Ripostes, Genesi) e uno di teatro “Tuttoteatro (Joker curato da Sandro Montalto). Da questi sono stati messi in scena 6 spettacoli per 65 repliche. Cura da 16 anni per “Pianeta Poesia” con Franco Manescalchi per il Comune di Firenze, la poesia performativa e la scrittura in scena. Sul lavoro di scrittura e di teatro Sandro Gros-Pietro ha scritto un saggio antologico: Liliana Ugolini Poesia teatro e raffigurazione del mondo, Ediz. Genesi. Partecipazioni a performances e mail art.



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