giovedì 30 giugno 2011

Su La Comedia

Nota pubblicata sul Notiziario CDP, n. 219, gennaio-febbraio 2011, p. 12


scheda del libro qui www.faraeditore.it/nefesh/comedia.html

Eremo di Monte Giove: eventi d'estate


Carissimi amici ed amiche,

vi segnaliamo tre importanti eventi che terremo questa estate:

Il massimo del diritto, il massimo dell'ingiustizia Venerdì 29 a Domenica 31 Luglio

Se la Giustizia è nuda - Convegno biblico Venerdì 26  a Domenica 28 Agosto

La Dignità del lavoro nel tempo della crisi Venerdì 9 a Domenica 11 Settembre

i temi sono di scottante attualità e vorremmo riflleterci con serenità e profondità.

diffondete e partecipate.

la comunità monastica

Beppe Costa sceglie: Luca Artioli "Suture" e non solo

domenica 19 giugno 2011 http://beppe-costa.blogspot.com




Beppe Costa sceglie: Luca Artioli Suture e non solo


In questo sogno che forse è riconducibile alla poesia, rifiutando ogni luogo comune e\o adeguandosi a scelte di vita che sembra non comtemplino più la felicità, l'incontro è oggi non tanto il lavoro, quanto la sola speranza che esso possa, in qualche modo esserci o, addirittura, esserci come volevamo.
In questa società che corre verso un precipizio talmente profondo che non può più calcolarsi la fine, in una società dove perfino i libri sembrano scritti da alfabetizzati d'età giuliva e sorridente che mostrano al nonno il proprio compitino (quasi) ben fatto con la nota critica o il premiuzzo da 4 a un soldo ottenuto pagando 100 euro per ogni riga inviata.
In questo turbinìo di spazzatura volante spacciata per cultura, in questi spazi dove non ci sono muri pareti o almeno cancelli che evitino l'assalto di mamme rifatte che accompagnano figlie in gare di "velinare" dai culi sodi, almeno per uno o due decenni, in questo mondo perdente battaglie, qualche piccola onda si muove, malgrado tempeste.
Poeti dolenti cui salvezza unica sembra essere la poesia, non quella certo da esposizione o da portare in carrozze lustrate, bensì quella che si ficca come lama attraverso le righe ai tuoi occhi e leggi, rileggi, ritorni alla pagina e scegli, ti ritrovi, ti si inchioda alla pancia, ti ricorda che tu, anche tu come tanti, ti ritrovi nelle sue stesse stanze. Le tante, buie, a vole ironiche 'stanze' di Luca Artioli.
Anche lui, Luca una sorta di pianta di quel giardino con poca acqua in apparenza che cresce fra Montichiari e Verona, fra Mantova e Pesaro, in quella strada che sembra incociarsi fra Poeti dallo spazio e Poeti dell'editore Thauma, fra la Roma, ormai un grande mercato (goffo e zeppo) di cibo, dove cerco di sopravvivere, con le complicità di Fabio Barcellandi, Andrea Garbin e il 'maestoso e sorridente 'gigante' Serse Cardellini.
Con Luca Artioli (al microfono) Fabio Barcellandi e Andrea Garbin 1° Fiera dell’Editoria Poetica Italiana
Domenica 12 giugno 2011 - Palazzo della Gran Guardia - Verona

Dico questo perché forse (anzi certo) che alcuni di loro\noi, incontrandosi in rete (spazio) appunto, ritroviamo e ci ritroviamo in quella strada che appare sempre più affollata di parole che occupano milioni di pagine spesso appena sfiorate, ma dove la polvere citata da Alessandro Assiri (anche libreria Bocù a Verona), sembra aspirata, svanita e dove, per un caso cercato insistentemente sembra che la poesia non sia 'egoista', non serva (come nel mio caso) a chi non sa fare altro e sia tornata ad essere l'arte dell'incontro e soprattutto la visione di quella tragedia umana che tanti, troppi, non vedono, né sentono.
Il poeta, con il sentire di sé, nel vivere ciò che lo circonda avverte con la propria parole anche gli altri, i distratti e gli attenti e... chi vuol ascoltare ascolti.
Questa era (e dovrebbe essere la funzione della poesia e non soltanto una spesa minore rispetto allo psicologo).


Scrive Hirshman: «Luca Artioli, alla veneranda età di 35 anni, crea una poesia che è al contempo saggia e piena di velenosa grazia, la cui musica – sorprendentemente potente e che scaturisce dallo scontro dialettico tra il silenzio e la parola sonora composta – ne fa un poeta capace di udire le profondità offerteci dal linguaggio di oggi.».

In queste poche righe in sintesi il noto poeta americano, inserito di forza fra gli amici poeti che operano in zone dove la riccchezza e i numeri appaiono come unica risorsa del vivere, c'è tutta la forza del lavoro poetico della poesia di Luca Artioli.
Uso il termine di lavoro, proprio perché da noi, paese di poeti e naviganti eccetera, sembra invece che la poesia serva soltanto ai tanti editori (il loro sì che viene considerato lavoro) che sfuttano, speculano, incastrano quei tanti che di libri di poesia (per rimanere vivi in futuro - pia illusione) sono ghiotti e ne fanno consumo: gli stessi autori con qualche rara eccezione.

So di trovarmi in un campo minato, dove critici senza età e tempo, docenti universitari e traduttori di altri hanno e continuano ad esserlo gravi e grandi responsabilità nei confronti della poesia italiana o straniera che sia.
Chi fosse in grado di 'annusare' l'aria che respira sa che di poesia si nutrono din da bambini la gran parte degli esseri umani, qualcuno la divora, la massacra, la finisce, salvo poi, alla morte del 'sommo' poeta ricominciare a mangiarci divorando ciò che del cadavere rimasto: così recenti convegni e tavolate su Senghor, Luzi e Bertolucci ci hanno spiegato quante volte i relatori avevano incontrato i suddetti e quante volte avevano stretto loro le mani, partecipato a premi e quante volte ho sentito dire (Spaziani Maria Lusia) io, io, io, io.
Così, ancora una volta, una occasione persa a far sì che qualcuno incuriosito cercasse qualche libro di questi tre autori. Ebbene no. Di Senghor ci rimane (a me e gli astanti) che aveva usato il termine "scimmia" parlando della moglie. Nient'altro. E di Luzi che aveva premiato la Spazioni quando ancora 'ella' era in giovane età.
Così di questi tre poeti sappiamo quante volte hanno incontrato Lagazzi, Spaziani e chissà chi altri. Il resto? non conta.
Ma adesso la parola alla poesia, a Luca Artioli nel nostro caso.

beppe costa


Versi in nuce

Ed ecco già l’enigma, tu
che vieni senza disperarti
di me o di te, che chiami
per nome le paure, perché
non lo siano più (sulla bocca,
in un atto di rammendo).
Così, a poco a poco, la misura
del silenzio si è fatta colma
ed è spazio, solo spazio adesso
da lasciare intatto alla parola,
come tra i polmoni e le costole
l’agio ampio del respiro.



L’inesperienza di una promessa

L’appartenere alla sera
è quando i lampioni alti
della piazza sono
proiettili sulla tapparella,
stelle di muro (che sanno
della nostra distanza,
ora annullata).

L’appartenere alla sera
è incontrare il tuo
sguardo vestito d’espiazione
- il motivo che ci unisce -
come fosse l’inesperienza
di una promessa fatta
prima del mare, ma sicura
sicurissima del ritorno.

Per saperne di più: www.lucaartioli.it/wp

Luca Artioli: Suture, La poesia come resilienza
€ 11,00 pp. 86 (Ruach 2) - ISBN 978 88 95139 93 7

per acquisti
http://www.faraeditore.it/


Con Luca Artioli, anche altri due Poeti: Andrea Garbin e Fabio Barcellandi coinvolti nelle l'edizioni Thauma (con testo a fronte in inglese), li ritroviamo in questi giorni in Irlanda per presentare "POETHREE" new italian voices

Per quanto riguarda Thauma, rimando a:
http://beppe-costa.blogspot.com/2010/10/thauma-edizioni-collana-poetica.html

mercoledì 29 giugno 2011

È uscito Rural Indie Festival con le foto di "Saffo (blesa)"

È disponibile il libretto del Rural Indie Festival 2010, con foto e
interviste degli spettacoli :

http://www.disorderdrama.pdf

Contiene le foto di Anna Positano alla messa in scena di Saffo (blesa) di Sannelli (protagonista Elisa Calvi) e un'intervista a due voci.

"Non siamo una compagnia. Ci facciamo
compagnia. Il percorso che si immagina non
è mai quello che si fa veramente. Qualcosa di
bello c’è, e se non ci sarà si immaginerà.

Non era uno spettacolo, all’inizio: era solo un
montaggio dei frammenti di Saffo. Poi si sono
aggiunti altri frammenti, ma non classici, e a
quel punto è nata l’idea di una resa teatrale.
Nello spettacolo Saffo è blesa, come se la
sua stessa voce dovesse frammentarsi fin
dall’inizio.

martedì 28 giugno 2011

Nunzio Festa a Pomarico 9 lug

DOVE SIAMO?

Riflessioni della Lucania

ore 19.00 – presentazione del libro
di Nunzio Festa

Birra di paese. Piccolo viaggio nei luoghi che perdono popolazione e prendono birra
(Sacco, Roma, 2011);

sarà presente l'Autore.
Con un saluto del sindaco di Pomarico, Giuseppe Casolaro

Intervengono:

Maurizio Bolognetti, segretario dell'Associazione Radicali Lucani
Vincenzo Dambrosio, ex consigliere provinciale
Andrea Di Consoli, giornalista e scrittore
Giovanni Di Lena, poeta
Vito Paolo Epifania, Altrimedia Edizioni
Paride Leporace, direttore de Il Quotidiano della Basilicata

DISCUSSIONE ASSEMBLEARE, fra CRITICHE e PROPOSTE: sulla TERRA di
Basilicata

A fine momento, reading poetico di Nunzio Festa, tra tarallucci e vino.

L'appuntamento è per sabato 9 luglio a partire dalle ore 19.00, presso la sala consigliare del Comune di Pomarico – provincia di Matera – regione Basilicata – stato Italia: Mondo – Universo.

grazie per la partecipazione.

b!

b!

Nunzio Festa

http://www.nunziofesta.nelsito.it/

lunedì 27 giugno 2011

Percorsi di-versi a Gorizia

Cari amici vicini e lontani,
anche quest'anno l'Associazione AMA - Linea di Sconfine organizza la rassegna Percorsi Di-versi, una serie di incontri con gli autori che si tengono nella splendida cornice del Parco Basaglia a Gorizia (o all'interno se piove).
Anche quest'anno sono riusciti a proporre un programma validissimo, che vi riassumo di seguito e che trovate anche in allegato.

Il Parco Basaglia si trova in via Vittorio Veneto a Gorizia, di fronte al vecchio Ospedale, pochi metri prima del confine di stato di S. Peter.
Tutti gli incontri con gli autori si svolgono il lunedì pomeriggio, alle 18.
I laboratori teatrali di mercoledì, sempre alle 18.

Spero che possiate esserci, e numerosi.
Se diffondete questa mail come un virus buono, ci fate un piacere.
Grazie.

Francesco Tomada



Lunedì 04 Luglio 2011

Gloria Fabbroni, Amedeo Calligaris

musica: Sandro Bucciol


Lunedì 11 Luglio 2011

Pierluigi Cappello

Presentazione di Francesco Tomada


Lunedì 18 Luglio 2011

Fabio Franzin

Presentazione di Francesco Tomada

musica: Sandro Bucciol


Lunedì 25 Luglio 2011

Giovanni Fierro

Presentazione di Andrea Bellavite



Mercoledì 13 Luglio 2011

Laboratorio Teatrale con Donato Acampora


Mercoledì 20 Luglio 2011

Laboratorio Teatrale con Donato Acampora


Mercoledì 27 Luglio 2011

Laboratorio Teatrale con Donato Acampora



Lunedì 5 Settembre 2011

Vi regaleremo i più bei momenti degli incontri con la proiezione di fotografie e video. A chiusura dell’evento ci sarà l’esibizione del Gruppo folkloristico “ Santa Gorizia”



Al termine ci sarà un piccolo rinfresco offerto dall’Associazione AMA - LINEA DI SCONFINE

DIALETTI E LINGUAGGI SONORI a Forlì

Il tempo nella scrittura

articolo di Germana Duca Ruggeri, pubblicato su il nuovo amico del 23 giugno 2011 (v. anche qui)

Su Financial di Alberto Mori

di Marcello Tosi

Una nuova raccolta di versi liberi in cui il poeta performer e artista cremasco si mostra ancora una volta capace di far scoprire suoni e significati della parola oggetto in senso sinestetico, reinventandola dal punto di vista linguistico che per svelarne la sua intima “oggettiva” realtà. Brulica il riverbero di artifici poetico surreali in cui una materia solo apparentemente impoetica, si rivale sorprendentemente tale, come memoria di poeta che si affidi al silicio dei chip delle corsie telematiche.
Ribollono nella magia dei giochi verbali i significati sommersi del discorso economico finanziario, che riemergono come in un magma dal blob televisivo e mass mediatico, Una sorta di antipoetica riscrittura dei bollettini di borsa e finanza che ci ossessionano e ci rincorrono ovunque attraverso display accesi, news e notiziari, tra paure planetarie di tsumani finanziari, tra accumuli ed eclissi di volatili fortune (“Dow Jones siede / appoggia la mano sul tavolo / la rovescia lentamente aprendo il palmo…”) .
“Azioni” poetiche si dipanano tra transazioni finanziarie, spericolate rincorse contabilizzate ad una fatua volatile ricchezza, che appare più simile a un gioco globale di società, tra bond, rating e inchieste, che travolge fragili equilibri e conduce intere nazioni sull’orlo dell’insolvenza, mentre “il bilanciamento differenziale delle spese mensile sussidiarie / illude e disillude”. “Sperequazioni fluttuate e deflazioni disinnescate”, liquidazioni, bolle e plusvalenze, investimenti, bilanci e passivi, sono come una “sutura in segmenti dorati” che dissolve immagini, traccia tabulati e diagrammi come “orografie luminose… tracce fluorescenti”.
“L’unico urlo traguardato nelle televisioni” fa apparire il mondo come un’immensa ricevitoria elettronica, vera slot dei sogni di carta straccia. In preda alla “transizione vibrante dei venti”, all’implementazione visiva di brand e trend, il pensiero è solvente, liquida è la realtà. Una società e società finanziarie senza più credito si fanno “homeless banking per profughi in fuga dal portafogli”. Come da un immenso salvadanaio di terracotta che si sgretola escono titoli, quotazioni in calo, è panico che serpeggia e si diffonde.
La “finanza di sabbia” (“terra del bonifico / acqua rasciuga / denaro liquida”), rende infine inestimabile e salvo il valore e il prezzo della parola, e “chi prenderà la parola traccerà la fine dell’oscillazione”. “Dislocare l’immaginazione con un prezzo” (la frase di Jack Hirschman riportata all’inizio della raccolta), significa, forse, ridare valore alle nostre stesse vite in balia di venti di speculazione e di una finanza ridotta essa stessa a un pirotecnico gioco verbale.

sabato 25 giugno 2011

"Un caro piacere" di Michela Zanarella

Danza immobile a Perugia 3 lug


scheda del libro qui

La bocca della verità scad. 15 lug

Gli elaborati del concorso letterario "La bocca della verità", per sillogi di 5 / 12 testi, e in scadenza il 15 luglio, sono visibili all'URL
http://www.labocca.it/Concorsi/testi2011/000_elenco2011.htm

Il regolamento di questo concorso, che è forse in più trasparente e severo che si possa trovare sul web, prevede che i giudici (che in parte sono gli stessi concorrenti) non conoscano il nome degli autori né gli autori conoscano chi ha votato le loro opere.
(vedi all'URL http://www.labocca.it/Concorsi/01_2011.htm).

Invitiamo tutti i migliori poeti, sicuri della loro poesia, a partecipare. Non si può vincere senza talento. Astenersi i soliti raccomandati.

G.L.
_______________________________________________________________________
Web: www.poiein.it <http://www.poiein.it>         www.edizionicfr.it <http://www.edizionicfr.it>
         Premio don Milani  <http://www.poiein.it/premi_letterari/donMilani_2011/000_bando.htm>          Premio Franco Fortini <http://www.edizionicfr.it/bandi/BandoFortini2011.htm>       Premio La bocca della verità <http://www.labocca.it/Concorsi/01_2011.htm>

        Retrobottega 2011 <http://www.edizionicfr.it/antologiespeciali/Retrobottega2/retrobottega2.htm>            Antologia della Solidarietà  <http://www.edizionicfr.it/antologiespeciali/solidarietà/solidarietà.htm>

giovedì 23 giugno 2011

Su Alla confluenza dell'attesa di Lorenzo Gattoni

Edizioni L'Arca Felice, 2010, con dipinti di Luca Bonfanti

nota di lettura di AR

«Scrivere è zittire un'assenza (…) nella duplice forma dell'abbandono e dell'attesa. (…) La poesia è quindi ascolto, perché zittire un'assenza significa dare voce al silenzio, al vuoto.»
Cosi scrive Gattoni in esergo a questa saporosa plaquette che, per la capacità di catalizzare immagini spiazzanti e trasmettere scariche emozionali, ci ricorda un po' lo stile di Vincenzo Celli.  Si considerino questi exempla del Gattoni:  «alla confluenza dell'attesa / una nuvola si sfalda / quando ti chiamo / e non ci sei» (p. 7); «il ricambio del tempo / è un'unghia sulla lavagna / e il gesso un miraggio» (p. 8); «scivoliamo sul dorso / del cucchiaio come amanti  / in rivolta, sulle cataste / in cordata annaspiamo» (p. 13). Una versificazione che ci attira subito nel mondo del Nostro e ce lo fa sentire amico per la sua voce accogliente che sa varcare con la leggerezza di una brezza sotttile il silenzio fra abbandono e attesa, come testimoniato anche dalla bella poesia in quarta di copertina:

(…)
il tempo è così poco 
è così poco tutto
che avere fretta è stare fermi


e poi è così bella la malattia
dell'attesa, così piena
di catrame e di tramonto

Poeti a Cesena 24 giu

mercoledì 22 giugno 2011

SOGNI DI CARTA a Riccione 25 giu-11 set



Dipinti, disegni e incisioni dei grandi maestri del ‘900

Dal 25 giugno all’11 settembre 2011
Galleria d’Arte moderna e contemporanea Villa Franceschi
Viale Gorizia, n.2 – Riccione


Inaugurazione sabato 25 giugno alle ore 19

Il titolo della mostra richiama uno specialissimo ‘fil rouge’: il sogno, che rappresenta di fatto il motivo conduttore dell’ordinamento espositivo. Variamente scaturite dalla dimensione dell’onirico e nella sfera dell’inconscio, queste ‘carte’ di grandi maestri sono senz’altro da ammirare come belle pagine della nostra più recente storia dell’arte.

E’ segnalabile il fatto che con le loro varianti esecutive, dalla pittura all’acquarello, dal disegno alla stampa, esse rivelino generalmente un alto grado di rappresentatività degli stili e dei linguaggi espressivi, propri di artisti unanimemente considerati tra i protagonisti della moderna pittura italiana ed internazionale. Non mancano nella mostra, tra gli oltre cento ‘segni’ (ma anche tra i ‘colori’) su carta dei sessantotto ‘maestri’ in rassegna, opere ad effetto, piccoli autentici capolavori, come tessere di un mosaico dedicato all’arte del Novecento.

Un’esposizione interamente ordita di carte: una camera delle meraviglie del Novecento, una raccolta di ali di farfalla dipinte e incise, disegnate e spruzzate di pigmenti, organizzata non secondo l’idea della completezza storica, ma per sottili rimandi poetici e stilistici, per unioni nel contrasto che hanno sedotto il gusto di vari collezionisti. Alla levità del materiale corrisponde, all’opposto, l’illuminante densità del pensiero che s’imprime nel semplice bozzetto come nel lavoro compiuto, nel gioco estemporaneo e sapiente, così come nel rituale antico e complesso delle tecniche incisorie (A. Giovanardi, dal catalogo).

Nel Novecento la carta diventa il veicolo primario per la diffusione del lavoro artistico mentre, dalle avanguardie in poi, acquisisce un ventaglio più esteso di applicazioni agendo in una veste del tutto nuova all’interno del processo creativo. Altrettanto nuovo, e certamente fondante per la storia della cultura del secolo scorso, il ruolo acquisito dal sogno all’interno della geografia della psiche descritta da Sigmund Freud fin dallo scadere dell’Ottocento.
Il sogno attraverso l’uso della carta - scelto quale punto di osservazione per questa mostra-, è certamente un percorso forse meno battuto all’interno degli approfondimenti dedicati all’arte del Novecento (F. M. Marini, dal catalogo).

Esemplarmente introdotta dai testi di Paolo Fabbri, Alessandro Giovanardi e Francesca M. Marini la mostra Sogni di carta presenta opere di: Adami, Balla, Basaldella, Bellmer, Boetti, Braque, Burri, Cagli, Calder, Capogrossi, Carrà, Casorati, Chagall, Ciacelli, Corpora, Corsi, Crali, Dalì, De Chirico, De Kermadec, De Pisis, Delvaux, Dorazio, Dova, Ensor, Ernst, Fautrier, Fellini, Folon, Gauguin, Gentilini, Grosz, Guidi, Hartung, Jacob, Klee, Lanskoy, Lazzari, Licini, Magnelli, Magritte, Manzoni, Marasco, Marini, Masson, Matisse, Matta, Mirò, Modigliani, Music, Novelli, Parmeggiani, Picasso, Pirandello, Poliakoff, Prampolini, Redon, Romagnoni, Romiti, Rotella, Santomaso, Savinio, Schifano, Severini, Sironi, Steinberg, Sutherland, Vedova.

Il percorso espositivo comprende sezioni dedicate alle diverse tecniche espressive mentre una sala della Galleria è interamente dedicata a Federico Fellini ed in particolare al suo Libro dei sogni.
L’iniziativa è stata ideata dal Comitato scientifico di Villa Franceschi ed è curata da Guido Candela, Alessandro Giovanardi e Giovanni Tiboni con il coordinamento di Daniela Grossi, responsabile della Galleria. Le opere provengono da oltre dieci prestatori tra importanti gallerie e prestigiose collezioni private.

E’ alla produzione di eventi espositivi, unitamente alla cura ed alla valorizzazione del patrimonio museale, che la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Villa Franceschi di Riccione ha inteso dedicare un impegno particolare fin dalla sua nascita, appena sei anni or sono.
Per Villa Franceschi è stata sino ad oggi decisiva la rete dei rapporti, delle relazioni e delle intese che si è costruita nel corso degli anni, con altri Enti similari, Fondazioni, Associazioni, Gallerie d’arte attive in ambito regionale e nazionale. In questa circostanza la mostra è promossa dal Comune di Riccione in collaborazione con l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e beneficia del contributo della Provincia di Rimini e dell’apporto della Fondazione Federico Fellini.




ORARI DI APERTURA MOSTRA
Tutti i giorni dalle ore 20 alle 23
martedì e giovedì anche dalle 8,30 alle 12,30
Chiuso lunedì
Ogni martedì ore 21 laboratori per ragazzi
Ogni giovedì ore 21 visita guidata gratuita

INGRESSO:
€ 3,00  intero
€ 2,50  ridotto
biglietto cumulativo Villa Franceschi e Villa Mussolini:
€ 5,00  intero
€ 4,00  ridotto


PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Galleria d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi, Via Gorizia, 2 – 47838 Riccione
Tel. 0541 693534 – 0541 600113