mercoledì 5 dicembre 2012

Liliana Ugolini su La finestra cosmica



Gladys Basagoitia Dazza – Finestra Cosmica – Fara Editore

Ci vuole più coraggio per l’allegria che per la pena… (César Calvo Soriano)

L’esergo alla prima poesia è ciò che penso da tempo e anche l’impossibilità del linguaggio di intervenire sul dolore del mondo, in un impossibile tracciare parametri, verificare stili (G.B.D.)
Iniziano i tuoi pensieri in prosa poetica, lunghi aforismi di saggezza e contemplazione.
Le domande che nascono dall’umana natura potrebbero trovare risposta proprio se guardate da “una finestra cosmica”. Da lì le leggi sono diverse ed è nella spazialità il centro dei nostri perché irrisolti. Le tue domande si susseguono ma insite ci sono le risposte dei grandi argomenti e solo nel dubbio di avere ragione il punto interrogativo in fondo è d’uopo.
Lo stupore della scoperta delle piccole cose o d’un bagliore o della meraviglia di uno sguardo hanno la sacralità religiosa d’una percezione e il non vissuto (impossibile il tutto vissuto) è, in molti casi,  sintesi della vita.
Questi brani che tu chiami in prosa sono poesia in nuova forma ed hanno la leggerezza dell’astrazione. (Quando ti affacci alla finestra cosmica cambi anche la visione di Dio).
I ritratti poi si susseguono taglienti e scolpisci caratteri e pareri in sculture di forme.
Un mosaico/monito cucito stranamente da un bisturi, in un’operazione umana che dialoga con i testi che narrano della narrazione.
Questa continua  storia si articola fra dolore e memoria, fra presente in premonizioni e il  susseguirsi di frammenti vissuti su una musica intermittente bagnata di gioia e di pioggia e il tempo si snoda fra due lingue, in assoluto contrasto d’angoscia e di fede. I frammenti in prosa poetica si snodano come un ruscello che ingrossa per raccontarti.
La seconda parte in poesia, scavo ulteriore dell’essere, vibra parole di ricerca di amore, di risposte, di perdono, di chiarità. Molto di te ci hai dato in questa brama d’amore di cui sei colma e forse l’indifferenza non c’è o non può esserci.
A volte è solo l’impossibilità di captare il brulichio del mondo…
La tua poesia passionale e terraquea, vola in abbracci e noi la sentiamo nella sua sincerità cosmica.
Grazie per la lettura e per il dono dell’oggetto libro, attentamente “confezionato” dall’Editore che ha guardato anche all’estetica d’una essenziale eleganza.
Complimenti vivissimi per quest’opera che va ad arricchire tutto il tuo percorso scrittorio.
Con l’affetto e la stima che sai, ti abbraccio

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