martedì 12 marzo 2013

L’eredità d’affetti di Aniello DE CHIARA



Martedì  19 marzo, a Solofra (AV): città nota per la concia delle pelli e unico polo nel  meridione d’Italia in questo settore manifatturiero, nella sede comunale sarà presentata la monografia dell’onorevole dottore Aniello DE CHIARA, realizzata dalla figlia Maria, pubblicata dall’Associazione “Aniello De Chiara” .
L’onorevole DE CHIARA nel 1985 diviene Presidente del Consiglio Regionale della Campania, dal 1990 al 1992 è Consigliere Regionale, nel 1994 diviene sindaco della città natale, Solofra, e morirà da sindaco proprio il 19 marzo 2001. La monografia, che verrà presentata dopo dodici lunghi anni dalla sua scomparsa, rappresenta  oggi il primo passo per rimuovere la polvere che i suoi detrattori hanno sparso alla sua morte.
Inesorabili tornano alla mente i versi “Dei Sepolcri” di Ugo Foscolo:

                      Sol chi non lascia eredità d’affetti
                      poca gioia ha dell’urna; e se pur mira
                      dopo l’esequie, errar vede il suo spirto
                      fra ‘l compianto de’ templi acherontei,
                      o ricoverarsi sotto le grandi ale
                      del perdono d’Iddio; ma la sua polve
                      lascia alle ortiche di deserta gleba
                      ove né donna innamorata preghi,
                      né passeger solingo oda il sospiro
                      che dal tumulo a noi manda Natura.

Il volume raccoglie sia il pianto innamorato della moglie che l’ha amato, sia l’amore profondo dei figli e dei nipoti, oltre alle numerose testimonianze accorate di affetto e stima di chi ha vissuto accanto a lui il tempo che Iddio ha voluto donargli. Riemerge il viso dell’uomo onesto e sincero che ha lottato per anni contro la camorra, contro le ingiustizie sociali, aiutando i meno abbienti a sollevarsi dal dolore delle malattie e assistendoli nell’ora triste della scomparsa. Medico, politico e uomo: lo racconta in modo sincero la figlia Maria, curatrice dell’opera:

“(…) Occhi di un uomo non tanto alto, anzi diciamo basso, con un naso lungo e sottile che giunge ai suoi bei baffi neri che rendono quel viso a tratti simpatico e a tratti autoritario. Occhi ricchi di passione, occhi che guardano la realtà che verrà e non quella presente, occhi che sanno leggere le persone per quello che sono e capire a fondo le loro azioni. Quegli occhi castani che ogni giorno so essere parte integrante della mia vita; bhè, spero amore mio tu possa ereditarli perché prendendo la loro essenza avrai preso la metà dei pregi che hanno caratterizzato la vita di tuo nonno.” ( pag. 7, Prefazione)

Pochi sindaci sono ricordati a Solofra lungo tutto il percorso del Novecento: c’è  Vincenzo NAPOLI (Solofra 1882 - ivi 1958) il quale da grande antifascista restituì alla cittadinanza la sua risorse più grande, l’acquedotto, caduto nelle mani degli aristocratici locali e risorsa indispensabile per la concia delle pelli. Accanto a questo illustre figlio del nuovo Risorgimento  c’è la figura di Aniello DE CHIARA che, grazie a questo libro, si staglia nitida agli occhi delle nuove generazioni, e a quelle che verranno, grazie alla molteplicità delle opere civiche realizzate nel tessuto cittadino,alle leggi promulgate alla Regione Campania, all’amore sincero verso la propria famiglia.
I suoi detrattori, il 19 marzo prossimo, saranno sconfitti definitivamente e il volto del Nostro risplenderà di quel sole che egli tanto decantava nei suoi discorsi rifacendosi alla paternità dell’ illustre politico, meridionale, Francesco DE MARTINO (Napoli 1907 – ivi 2002).

Montoro, marzo 2013                               

Nessun commento: