venerdì 5 luglio 2013

Guido Passini su A dieci minuti da Urano di Carla De Angelis

Recensione pubblicata in www.liberodivolare.joomlafree.it

Ho sempre amato i libri, il loro odore di carta, di inchiostro, di fatica e passione, tanto da considerarli dei piccoli gioielli.  A dieci minuti da Urano di Carla De Angelis è un libro di poesia che tengo sul comodino da parecchio tempo nonostante lo abbia già letto. Spesso torno tra quelle pagine e rileggo qualche poesia prima di addormentarmi. Urano… perché mai Carla ha scelto “Urano” per il titolo? Potrebbe avere tanti significati. Il primo che mi viene in mente è quello che Urano è un pianeta scoperto recentemente rispetto agli altri (1781) e non era mai stato riconosciuto prima a causa della sua scarsa illuminazione, e sotto un aspetto prettamente sociale mi porta a ricollegare la scelta a un mondo in cui Carla è “circoscritta” e che in pochi hanno voglia di vedere e riconoscere, perché pare che per le persone che ci sono vicine, se un problema non si ascolta, non si recepisce… significa che non esiste. Altro aspetto potrebbe essere quello della distanza, infatti, Urano è il settimo pianeta più distante dal sole, quindi mi viene da pensare che l’autrice abbia voluto per un attimo staccarsi da un realtà ed osservarla da un punto di vista differente. Altro aspetto ancora potrebbe essere rappresentato dalla sua orbita particolarmente lenta, come se il mondo che Carla affronta la inghiottisca rendendole tutto particolarmente uguale, lento, rivissuto.
A me piace pensare però che la scelta sia basata su un fattore molto più semplice nella sua complessità: tentare di conquistare un nuovo tassello di questa vita. Il fatto di esserci a dieci minuti, vorrei rappresentasse un successo imminente, che vada oltre a questo ottimo libro, ma nella vita, nei successi che ognuno di noi merita e necessita.
Compiuto questo piccolo viaggio nella mia mente, torniamo a parlare della poetica di Carla.
Poesie per lo più composte da distici privi di rime, quasi contrastanti tra loro nelle immagini, e che lasciano un grande spazio tra loro per vivere le emozioni che ci concede. Un susseguirsi d’immagini che coinvolgono il lettore e lo portano a riflettere. “Alcuni giorni sono un regalo / dei sogni predati alla notte”, è questo che forse l’uomo deve imparare a fare un po’ meglio… rincorrere e catturare i propri sogni, perché tali non debbano rimanere. Se ognuno di noi si adoperasse realmente per avverare i propri sogni (non quelli futili, materiali, ma quelli che elevano la propria anima) e non si fermasse davanti ai piccoli ostacoli, forse riusciremmo a capire cosa è la felicità. Conosco Carla da qualche tempo, ho affrontato i suoi libri sempre con una grande intensità, perché a modo suo ci insegna a vivere nella realtà, ed essere felici nonostante tutto, perché ogni pagina dei suoi libri, è un giorno in più vissuto… “seguito da una moltitudine / piena di speranza.”
Grazie per rendere la tua poesia sempre così intensa, attuale, profetica per certi aspetti, ma soprattutto non smettere mai di affrontare la vita cosi…come fai.
24/06/2013 - Guido Passini


Cenni biografici
Nata a Roma nell’ottobre del 1944, Carla De Angelis ha pubblicato i primi versi nel 1962. È Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dal 1995. Sue poesie sono presenti in diverse antologie edite da Aletti, da Perrone e da Estroverso. Con Fara ha pubblicato la raccolta di poesie Salutami il mare, il libro dialogato con Stefano Martello Diversità apparenti (i due libri sono stati vincitori e finalisti in vari premi) e, sempre con Martello, a curato il libro di testimonianze Il resto (parziale) della storia. Sue sillogi sono inserite nelle antologie Il silenzio della poesia (2007) e in Poeti profeti? (2008). Altri suoi versi sono stati recentemente pubblicati in Demokratica (Limina Mentis, 2010). Fa parte della redazione di Kolibris, casa editrice di Chiara De Luca.

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