sabato 14 giugno 2014

Florilegio di Thuy Lan Francesca Ritondale



AUTISMO GIOCOSO 

(segnalata al concorso Insanamente 2013)

Mi ritorni in mente…
Io allora sapevo già scrivere,
tu appena parlare.


Disegnavi però.


Nell’aria,
su un foglio,
quei piccoli segni tracciati
eran per me
poesia.


Come quelli di un gatto
rifulgevano i tuoi occhi
al vedermi.


Dicevano di te che avevi la mente altrove
e stavi chiuso in te stesso
come in una fortezza vuota.


Un giorno,
inaspettatamente,
apristi un varco
e mi facesti entrare.


Disegnavi farfalle,
angeli,
e ridevi,
sovrano incontrastato
di quel tuo ovattato mondo.

Quel giorno disegnammo insieme.



Nell’aria,
su un foglio,
quei piccoli segni tracciati
furon per noi
poesia.


Dicevano di te che avevi la mente altrove
e stavi chiuso in te stesso
come in una fortezza vuota.


Non sapevano che quella tua risata,
che a tratti scoppiava,
allegra e improvvisa,
nell’aria,
destava dal sonno della pietà
le anime vuote altrui
e a me,
tua prima compagna di giochi,
scaldava e colorava il cuore.


«Ho scelto di votare questa poesia perché mi ha emozionato. Una poesia che porta una ventata di freschezza ad un tema che spesso viene lasciato a sé. Complimenti all’autore capace di toccare un tema cosi in maniera semplice, snella e convincente.» (Guido Passini)





 

ESPANSIONI D'ARIA DENTRO UN OSPEDALE
(pubblicata in Senza fiato 3. Lasciami correre, p. 166)


Dentro un ospedale
vortici d'aria,
liberi,
volteggiano
da una pagina in versi.

Dentro un ospedale
soffi di voce,
di fiati altrui,
si espandono
in rima.
Inspiro forte.

Dentro un ospedale
le poesie forse non curano
ma 
sprigionano
ossigeno puro di sentimenti

saziano,
per oggi,
la mia fame d'aria.



MIGRANTI ANTICHI  E NUOVI
(pubblicata in Come farfalle diventeremo immensità, p. 206)

Portano una valigia consumata
ma profumata d'Asia e d'Africa…

Nei loro occhi
bagliori
sono lacrime.

S'imbarcano a migliaia alla volta delle nostre coste.
Chiedono ospitalità, carità, rifugio.

E noi,
antichi figli di Enea e nuovi fratelli in Cristo,
stiamo solo a guardare.

Un diluvio scoppia nell'alto mare.
L'imbarcazione cede,
si spezza.

Intorno
ormai solo valigie e lacrime.

Giacciono in fondo al mare
in un puzzo acre di cadaveri
i nuovi migranti
da Troia
e Betlemme.



LE ORME UNA COLOMBA

Adele Desideri, che ringrazio, ci propone queste poesie inedite di Thuy Lan Francesca Ritondale, una bambina di origini vietnamite.

 

“La poesia è la ragione messa in musica”
(Francesco De Sanctis)



Arcobaleno

        

La primavera

sparge gemme

di mille colori,

e Dio le veste.                                 



È tempo di cantare!



La voce della tortora nell'aria,

un arcobaleno nel mare.







Autunno



Nel cortile

foglie cadute,

i colori,

alberi spogli,

i secchi rami.

L’autunno.

                     







Rondini



Migranti volano nell'aria,

nell'aria storna:

trasportano i pensieri

dei bambini,

lontano,

lontano.

Sono le rondini

che

ritornano.









Estate



Cielo trasparente,

limpida corrente,

aurora boreale,

gabbiano reale.

Intorno a me,

l'estate.









Coccinelle



L'erba rossa,

a puntini neri.

L’aria pura,

e il sole tramonta.



Sul prato,

mille coccinelle.  





Conchiglia



Conca di acqua

Ondeggi

Nel

Cuore

Hai amato il mare

Illumini, nella notte, la sabbia

Gialla come il sole,

Lucida come un vetro

Insieme ai pesci

Arrivi alla mia riva.







Mare



Spumeggiante



altalena di onde,

e rocce, e scogli, e alghe.



Ali di gabbiani:

come vele,

al largo

nel sole che abbaglia.


   






Un viaggio



Una strada,

le orme

e una colomba.

Non ti dicono

nulla?

La strada è

quella che

hai percorso

insieme a

Dio.

Le orme sono le tracce

di chi ti ha voluto

bene.

E la colomba sei tu.






INVERNO



La cornacchia gracchia,

le rondini volano via.

Nel silenzio,

tutt'attorno,

la nebbia, la neve,

i ghiacciati fiocchi.









Cavallo



Nel deserto di sabbia

un cavallo

- spiriti invisibili

corre, e corre, veloce.









L'inverno  sa  di...



L'inverno sa di arance e mandarini.

L'inverno sa di mille violini.

L'inverno sa di cieli grigi.

L'inverno sa di angeli in coro.

L'inverno sa di ricordi passati.

L'inverno sa di animali addormentati.

L'inverno sa di neve gelata.

L'inverno sa di dolci e caramelle.

L'inverno è arrivato.







Girasole



Giallo come il sole,

Illumini il mio cuore,

Raddoppi l'amore.

A volte ti giri,

Sorridi alla luce,

Ondeggi come il mare.

La terra ti nutre,

E tu dai calore.







Il respiro del mare



Respira - piano,

questa sera, il mare.

Sotto la luna, l'acqua d'argento

profuma di alghe, di sale.

Respira piano,

sempre più piano

- questa sera,

il mare.







TERRA  D'ORIENTE



Negli occhi di un bambino,

si vedono libellule che volano,

si sente profumo di rose, si scorge placido un lago.

Negli occhi di un bambino,

una terra d'oriente







INVERNO



Il mondo è addormentato.

Il vento soffia forte,

tutto è gelato.

Un albero

azzurro,

un fiore

- e ancora il vento.

Il vento

sono

io

che soffio

forte.













VIOLINO



Violino tzigano,

una mamma,

un bambino

e

il papà

che

suona

il violino.



La melodia...

la melodia è

il bambino.







Le foglie



Cadono le foglie

e il cielo è privo di rondini.



L'autunno,

come un quadro dipinto da Dio.

Chiudo la finestra,

i suoi colori

nel mio petto,

come tavolozza di pittore.









Sole



Sorgi ad

Oriente,

Luminoso,

Estivo









Mani



Mani di quel bambino che ti ha chiesto aiuto e che tu hai guidato.

Mani di quell'uomo ferito che tu hai soccorso.

Mani di quel vecchio che non sapeva scrivere, a cui tu hai fatto conoscere le lettere.

Tu hai stretto le mani di Dio.






Thuy Lan Francesca Ritondale, di origini vietnamite, vive a Milano dove frequenta la seconda media, suona il violino e pratica scherma.


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