giovedì 17 marzo 2016

La bellezza del dono.

di Vincenzo D'Alessio  (Montoro, 16 marzo 2016)


Vincent Van Gogh, Limoni su un piatto


Da molti anni l’egoismo umano ha spodestato l’idea del donare senza chiedere nulla in cambio. Anzi per antonomasia chi dona senza nessun compenso viene definita persona incapace di reggere l’economia del mondo. “Dare per avere” è il primo e unico comandamento della società contemporanea.
Ebbene, nonostante tanto malessere, c’è chi dona agli altri, in silenzio, senza pretendere nessun ringraziamento. Sono esseri umani, non appartengono a nessuna associazione cattolica o laica, sono i volontari della “parola”.
Tra questi c’è Michele Luongo: poeta, scrittore, giornalista e, permettetemi, meridionale di gran cuore, sincero e determinato, innamorato del suo SUD.
In occasione della Giornata Mondiale della Poesia del prossimo 21 marzo, ha inviato dalle pagine della sua Rivista: Via Cialdini una bellissima poesia ai giovani studenti della Classe terza sezione E dell’Istituto Comprensivo Michele PIRONTI di Montoro, guidati dalla loro docente professoressa Nicoletta Mari.
La poesia, tre quartine in verso libero, reca il titolo La Poesia taglia i limoni dorati ed è apparsa sulle pagine della Rivista il 14 marzo di quest’anno.
Il tema dei limoni è caro al Nobel Eugenio Montale, quando nella raccolta Ossi di seppia recita: “(…) Io per me amo le strade che riescono agli erbosi / fossi dove in pozzanghere / mezzo seccate agguantano i ragazzi / qualche sparuta anguilla: / le viuzze che seguono i ciglioni, / discendono tra i ciuffi delle canne / e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.” (I Limoni)

La bellezza di questo frutto, il profumo, la solarità, hanno ammaliato non solo il poeta Montale ma anche il poeta Michele Luongo che, mentre lavorava a Salerno trovava il tempo per recarsi sulla Costiera Amalfitana in cerca dell’ispirazione. La similitudine con i ragazzi della poesia montaliana si scopre nel quarto verso della prima quartina della poesia di Luongo: “Ha occhi lucenti nei cuori innocenti” – parlando della poesia raffigurata nei giovani.
Il messaggio civile, che caratterizza dall’esordio la poetica del Nostro, lo ritroviamo in quasi tutta la composizione: “La Poesia taglia i limoni / Trafigge l’oscurità / (…) Trasparente anche nei venti / (…) La Poesia taglia i limoni dorati.” 

La nomenclatura aspra delle metafore mostra la condizione di chi vive a SUD ed è l’incoraggiamento ai ragazzi, in questo caso gli studenti alla quale è diretta la composizione, affinché sappiano affrontare tutte le difficoltà che la terra del Sole, il nostro Sud, impone alle libere scelte, alle libere menti, alle forze creativamente rivoluzionarie.
Il giovane Michele Luongo, restato al Sud, avrebbe affrontato tutta la negatività di quella “oscurità” politica che blocca il libero fluire delle migliori energie, che alimenta il continuo dissanguamento di emigranti, questa volta diplomati o laureati. Non c’è in queste lande la possibilità di affermarsi per i propri meriti. La plutocrazia è forte e violenta al tempo stesso, proprio come la metafora dei venti citata dal Nostro.
“I limoni dorati” sono le vere speranze del poeta Michele Luongo che non ha mai smesso di amare la sua terra e i suoi figli onesti. L’incontro con le nuove generazioni è iniziato almeno trent’anni fa quando il Nostro ha varcato i confini ideologici del Sud per affermarsi nella regione Trentino.
Il suo valore, “la voce del cuore” l’ha distinto nel servizio svolto nella società e nei rapporti interpersonali; ha consolidato le basi della sua poetica; ha alimentato le “Radici di continui germogli”. Oggi, inviando ai giovani studenti di una “sparuta” classe di una scuola statale la bellissima poesia che riportiamo per intero a conclusione del nostro intervento, Michele Luongo rinnova il patto con la terra d’origine e rivolge l’invito a non cedere alle violenze e alle sopraffazioni che vorrebbero “ferire” o intimorire le nuove generazioni.

La Poesia taglia i limoni
Trafigge l’oscurità
Si specchia nel sole
Ha occhi lucenti nei cuori innocenti

Ora ti ferisce, ora ti accarezza 

Bella, d’infiniti riflessi
Radice di continui germogli
Trasparente anche nei venti

Con la voce del cuore
Linguaggio universale
Attraversa le menti
La Poesia taglia i limoni dorati.


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