giovedì 7 aprile 2016

Come farfalle diventeremo immensità: premiazione a Forlì il 25 aprile 2016




http://www.comune.forli.fc.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx

Siamo lieti di comunicare i risultati del concorso Come farfalle 3. La mia sfida al male. Complimenti ai vincitori e grazie di cuore a tutti i partecipanti e ai giurati www.faraeditore.it/giurati/farfalle2016.html 

Importante: causa maltempo la premiazione non si tiene più al Parco Urbano ma in Comune, piazza Saffi (pieno centro) a partire dalle 15.30 con la premiazione dei primi classificati da parte del Sindaco per continuare poi la festa con reading degli autori che lo desiderano, musica e spettacolo a cura della Minima Parte e termineremo il pomeriggio con una merenda.  Sarà disponibile in anteprima e a prezzo scontato l'Antologia La mia sfida al male (copertina illustrata da Alessandra Placucci, v. sopra, e testo con le opere di tutti gli autori vincitori, selezionati e segnalati, v. classifica qui sotto). Per chi ama l'arte ricordiamo che ai Musei San Domenico di Forlì è in corso la Mostra su Piero della Francesca.




Opere votate e segnalate dai giurati della terza edizione del Concorso Come farfalle diventermo immensità ideato da Guido Passini per ricordare Katia Zattoni (entrambi appassionati poeti e operatori culturali attivamente impegnanti per il bene comune e per gli ultimi, prematuramente scomparsi a causa della fibrosi cistica). In giuria: Cristina Lega (presidente), Enrico Medri, Federica Fantini, Filippo Amadei, Gaetano Foggetti, Jennifer Ruffilli, Stefania Zanetti, Thomas Casadei, Vincenzo Capodiferro (all’interno del libro i loro giudizi). Ecco la classifica:

Racconti vincitori


1. ex aequo La Biblioteca dei sogni di Ilaria Ceccaroni (Cesena)

«Racconto significativo, ove non manca una cornice storica e sfumature arcane di simbolismo alchimistico. Accanto a un registro tipicamente fantastico, è facile il riscontro di ingorghi sentimentali. La ricerca di un linguaggio di un’immediatezza persino attraente si alterna spesso ad esiti stilistici decisamente lirici. È la tipica ambivalenza del mondo mimico del “fanciullesco”, riscontrabile, in primis nella coppia simbolica “Malatesta”-“Buonatesta”. È questa la coppia di colonne portanti sul cui arco si poggia tutta l’impalcatura narrativa. E dietro traspare il messaggio profondo: il richiamo alla sapienza vera.» (Vincenzo Capodiferro)
«Una favola come quelle di una volta, ma senza cattive matrigne o lupi affamati. Delicatamente ti conduce in un luogo reale ma avvolto nel mistero, ti porta nel racconto dentro al racconto. Una favola dolce e pulita con quella limpidezza degna di un racconto adatto ai bambini.» (Cristina Lega)


“Sono Ilaria, ho 11 anni e frequento la prima media a Cesena dove sono nata e vivo. Adoro leggere e disegnare. Questo racconto è nato un po’ per gioco, ambientato nella Biblioteca Malatestiana di Cesena, perché è un luogo che frequento spesso.”




1. ex aequo Neve di Francesco Filia (Napoli

«Un racconto che cattura e trasporta.» (Jennifer Ruffilli)
«Il periodare pulito e conciso dell’autore rende visivo, quasi tangibile, il paesaggio e l’esperienza narrata. Efficace l’uso di un cromatismo a contrasto: nero/bianco/rosso.» (Thomas Casadei)
 

Francesco Filia vive, insegna e scrive a Napoli, dov’è nato nel 1973. Si interessa prevalentemente di filosofia, poesia e critica letteraria. Sue poesie e note critiche sono presenti in numerose riviste e antologie. Ha pubblicato i poemi in frammenti Il margine di una città (Il Laboratorio 2008) e La neve (Fara 2012, rist. 2013), vincitore del concorso nazionale per inediti “Faraexcelsior” 2012, del concorso nazionale editi Civetta di Minerva 2013 e finalista del premo nazionale di poesia Ponte di Legno 2013. È redattore di Poetarumsilva – poetarumsilva.com/francesco-filia/.



2. L’aria porta notizie  di Angela Angiùli.

«C’è un senso di divinità e anche di laicità in questo racconto. Viene in mente il Siddhartha con la sua illuminazione, ma anche San Francesco con la sua misericordia e la sua semplice povertà. Nonostante tutto, l’amore e il bene infine danno all’uomo la ragione  e lo scopo, per vivere appieno la sua vita. Non c’è maledizione o fatalità neppure nella malattia e nella sofferenza… va tutto bene…» (Enrico Medri)

Angela Angiùli è nata in provincia di Bari nel '71, ma vive da molti anni a Bolzano con la famiglia. Coltiva da sempre in parallelo le sue due principali passioni: la formazione del gusto di vivere negli adolescenti marginali o “difficili” (a scuola o nel volontariato) e la scrittura creativa e poetica. Ama le parole, la Parola, i libri, le chiacchiere, le canzoni e tutto ciò che crea legame e solidarietà tra gli esseri umani. Scrivere è la sua maniera più intensa di stare al mondo. Di recente ha ricevuto diversi consensi (premio S. Sabino di poesia religiosa e premio Mario Luzi per la silloge allora inedita Storie di un tempo minore, Fara 2016). Alcuni suoi componimenti sono presenti nella raccolta di Autori Vari Le parole dell'anima ed. Appunti di Viaggio. È fra i vincitori del concorso Pubblica con noi 2016 con la silloge Per il tuo amore non tacerò.
  
Racconti selezionati 

Il folletto filosofo (Nicoletta Mari, Montoro, AV)
Smetto quando voglio (Paolo Calabrò, Sant'Antimo, NA)
La fessura (Adalgisa Zanotto, Marostica, VI)
A forma di mezzaluna  (Mariangela De Togni, Piacenza)
È male o effetti collaterali? (Marta Rago, Montoro, AV)
Fragili Fiori (Nadia Levato, Roma)
Indicazioni agli attori (Massimo Sannelli, Genova)
La mappa e l'uomo (Farhad Bitani, Torino).

Racconti segnalati 


Una corsa lungo il fiume (Subhaga Gaetano Failla, Follonica, GR)
L'incontro (Teresa Armenti, Castelsaraceno, PZ)
Dove vai, Samir? (Enzo Rega, Palma Campania, NA)
 

Poesie vincitrici





 1. Elegia del silenzio di Valentina Meloni (Castiglione del Lago, PG)

«È veramente profonda questa Elegia del silenzio. Con toni solenni, che quasi riecheggiano i poeti-profeti, come Rumi e Gibran; l’autore carpisce il senso autentico della vita: … ed è poesia anche la morte / che lo vogliate o no – quando / un poeta muore perisce insieme a lui / il cuore di ogni uomo. È quell’heideggeriano grido, che risuona come vox clamantis in deserto: “Zum-Tode-sein”! Si avverte sibilante tra gli sparsi versi sciolti la forte riscossa degli intellettuali: il poeta vate, guida del popolo, tramontato con l’ultimo eroe: Gabriele D’Annunzio! E poi risuona un’aurea di misticismo incomparabile, tanto che pare riassaggiare quel “silenzio felice” di Angelus Silesius. Il talento dell’autore si nota anche nella successiva Anima Mundi, che ricorda l’anima copula mundi di Marsilio Ficino (Theol. Plat., III,2).» (Vincenzo Capodiferro)
«Un poetare delicato che affronta temi che riguardano tutti, come il viaggio dell’anima Anima mundi ti conduce in percorsi sconosciuti che alla fine ti ricongiungono con l’universo. Molto toccante anche Haiku (del risveglio).» (Cristina Lega)
 

Valentina Meloni ama scrivere poesie e racconti, ha il pallino degli alberi. È mamma e, nel tempo libero, infaticabile lettrice. Redattrice editoriale per la rubrica interviste su Euterpe, rivista di letteratura, scrive anche su L’area di Broca, Diwali-rivista contaminata e altre riviste. Cura da molti anni un blog di poesie ed eco-poesie sulla natura e sugli alberi – poesiesullalbero.blogspot.it . Ha pubblicato la raccolta di haiku Nei giardini di Suzhou (FusibiliaLibri) e una raccolta di poesie da lei stessa illustrate Le regole del controdolore (Temperino Rosso Edizioni, in uscita).  

2. ex aequo Non tu di Angela Caccia (Cutro, KR)

«Per la ricerca curata della parola e le dense figure retoriche che portano con forza a galla in modo originale il tema dell’amore nelle sue diverse fasi.» (Filippo Amadei)
«Una poesia profonda che tocca dolcemente i sentimenti.» (Cristina Lega)


Angela Caccia, funzionaria in un ente pubblico, matura la giusta dose di frustrazione che si sublima poi in qualche squarcio di creatività. Abita una zona del meridione molto legata alla tradizione – la sua Calabria Saudita – che cura morbosamente le radici e… perde il fiore, i tanti talenti di cui brulica. In questo suo piccolo mondo, vagola vive verseggia. Ha vinto, fra gli altri, il concorso Insanamente 2012. Con Fara ha pubblicato le raccolte pluripremiate Nel fruscio feroce degli ulivi (2013) e Il tocco abarico del dubbio (2015). Web: ilciottolo.blogspot.it 

2. ex aequo Le madri del Sud di Rita Pacilio (San Giorgio del Sannio, BN)

«Un argomento così profondo e sofferto e così difficile da descrivere… Il poeta garbato e lieve nell’affrontare una tematica delicata fende parole nell’aria e sul foglio a descrivere un dolore di popoli interi attraverso coloro che ne sono radici e proprio per questo prime vittime.» (Stefania Zanetti)
«Profumi e colori si fondono perfettamente in un testo di versi tersi e cristallini in cui si stagliano, orgogliose, le madri del sud.» (Thomas Casadei)


Rita Pacilio è nata a Benevento nel 1963, si occupa di poesia, di critica letteraria, di metateatro, di letteratura per l’infanzia e di vocal jazz. Ha vinto il Primo Premio Poesia Edita della XXVII edizione del Premio Laurentum con l’opera Gli imperfetti sono gente bizzarra (La Vita Felice 2012). Sue recenti pubblicazioni: Quel grido raggrumato (La Vita Felice 2014, I Premio Poesia Edita Tra Secchia e Panaro 2014 e I Premio Poesia Edita Città di Mesagne XII ed. con cui conclude il discorso sulla denuncia dei corpi emarginati e violati, iniziato con il libro in prosa poetica Non camminare scalzo (Edilet Edilazio Letteraria 2011) vincitore del I Premio sezione Narrativa Edita Premio Terzo Millennio 2012; Il suono per obbedienza è il suo lavoro poetico sul jazz (Marco Saya Edizioni 2015); La principessa con i baffi è il titolo della nuova fiaba edita da Scuderi nel 2015.

3. Tienimi di Laura Mazzotti (Forlì)



«Testo ben strutturato grazie a un efficace scelta lessicale che lo rende melodioso, quasi cantabile: una sorta di preghiera laica.» (Thomas Casadei)

Bancaria per necessità, Laura Mazzotti vive a Forlì. Ama la letteratura e il teatro: dirige e recita in svariati spettacoli cercando di unire arte e valori sociali.



 

Poesie selezionate
 
Nell'oro grano, un rivolo di miele (Nunzio Industria, Napoli)
Per te (Claudio Biondi, Forlì)
Armonia dei non vedenti (Vincenzo D’Alessio, Montoro, AV)
Hai dovuto lasciarlo (Luca Ariano, Parma)
È questa la sera (Annalisa Ciampalini, Empoli, FI)
La coperta (Sandro Serreri, Tempio Pausania, OT)
La perla (Luca Cenacchi, Forlì)
Ad ogni angolo (Caterina Camporesi, Rimini)
Facciamo che ti amo (Alfonso Nannariello, Calitri, AV)
Passeggiata sull'arcobaleno (Alessandra Placucci, Cesena)
Potresti attraversare la vita con noi? (Carla De Angelis, Roma)
Il suo sorriso (Salvatore Ritrovato, Urbino) 

Poesie segnalate
 
La casa di guardia – Poesia di Valle (Colomba Di Pasquale, Recanati, MC)
Sperduta – Captive Spring (Bianca Nunziatini, Forlì)
Il Sì di Maria (Elena Nardo, Bolzano)
Tu che ascolti da vicino (Laura Parolini, Trento)
Fai che sia domani (Valeria Tolino, Montoro, AV)
Cammina con me (Andrea Parato, Riccione, RN)

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