mercoledì 25 gennaio 2017

Vita e natura

Germana Duca, Orlo Invisibile, poesie, Manni, 2017
recensione di Federica Vasconi


http://www.mondadoristore.it/img/Orlo-invisibile-Germana-Duca-Ruggeri/ea978886266770/BL/BL/01/ZOM/?tit=Orlo+invisibile&aut=Germana+Duca+RuggeriIn questa raccolta poetica, la poetessa Germana Duca narra storie con un linguaggio molto chiaro, semplice e moderno, ironizzando in molti versi, come succede nelle favole: "Fermi nei negozi / vuoti, in piedi dietro le vetrine / a Milano-Stazione Centrale, / o sugli scogli di Ventimiglia, / portano scompiglio in Europa / gli scampati ai traffici spietati", "Hanno stivali di muschio e corteccia, / candidi cappelli a punta, ali / trasparenti".  Si parla soprattutto di azioni e scene di vita quotidiana ("Col ferro si stampano i passatini...", "Nel sole di mezzogiorno vi ho visti correre sul prato...", "Piantano vigne, frumenti, foraggi..."), dell'aspetto positivo e negativo della natura ("Sul monitor, la vita di tre mesi / ha occhi grandi, oltre i battiti / del cuore, e manine che già salutano", "Giusto insegnamento il cielo, / vela del sentimento su alture / di stoffe e nuvole, lungo campi / e boschi vivi...", "Il Mediterraneo continua / a ruotare i sommersi, li mischia / agli oppressi serrati nelle stive."), del ciclo della vita di ogni essere umano, a partire dalla pronuncia delle prime parole, fino, appunto, allo svolgere lavoretti e ad ammirare e analizzare cose che da piccoli non avremmo mai pensato di fare. La raccolta viene divisa in due sezioni: nella prima troviamo una ballata ricca di allitterazioni e assonanze, Melusina, personaggio medievale che si trasforma se viene violata; la farfalla è una metefora dell'anima stessa del poeta; le immagini sono rappresentate in modo semplice, ma sono impreziosite da suggestioni sonore e visive pregnanti ("La calura / fiara"). Nella seconda sezione, invece, vengono descritte scene di vita, coinvolgendo i nipoti e ricordando Ancona, portandoci le linee delle colline marchigiane frequentate e dipinte anche dal grande Piero ("Resta la linea d'ombra / della commozione. / Lo sguardo non distingue altro."). Tutto questo ciclo di poesie è suddiviso in tre parti della raccolta, ciascuna delle quali termina con una descrizione dei mesi dell'anno così meravigliosa e ben curata da renderli quasi attuali e concreti.

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