martedì 20 giugno 2017

Una poetessa dell'Azerbaigian tradotta da Claudia Piccinno



1. My spirit is strange in my body
 

At last I found you, have come to say to you
That I shan’t date you anymore!
My spirit is strange in my body
I shan’t put on this body anymore.
I abandon you crossing my name out of your heart
It is enough if you keep my picture inside of your eyes.
I shed tears for you, I wept for hours longing you,
It is enough if you shed a drop of tear for me.
That dug grave will be mine, it is my last address
If you remember anything, be aware where to look for me.
Wherever I traveled I didn’t feel myself strange
Wherever I stand isn’t my Motherland!

1. Il mio spirito è straniero nel mio corpo

Alla fine ti ho trovato, sono venuto a dirti
Che non ti ossessionerò più!
Il mio spirito è straniero nel mio corpo
Non indosserò più questo corpo.
 
Ti abbandono facendo uscire il mio nome dal tuo cuore
È sufficiente che tu mantenga la mia immagine dentro i tuoi occhi.
Versai lacrime per te, piansi per ore desiderandoti,

Basta che tu  versi per me una goccia di lacrima.


La tomba scavata sarà mia, è il mio ultimo indirizzo
Se ti ricordi qualcosa, sappi dove venirmi a cercare.
Ovunque io viaggiassi, non mi sentivo straniero
Ovunque io stia fermo non è la mia patria!





Tarana Turan Rahimli
Traduzione a cura di Claudia Piccinno


2. I fall on the road where you fell out of my eyes

You didn’t know me because I was a small tree,
They cut me untimely, I didn’t have any shadow.
Stumps are left after huge trees are cut
Any of my tracks isn’t left in the height of a tree.


From where you could know I feel cold,
The clothes of my spirit are rotten long ago.
You cut such a grief it doesn’t fit to my frame
I am covered with the grief of my future.


How to look at the face of justice
Such partings are sorrow for the God.
I fall on the road where you fell out of my eyes
I am going to look for you there.


2-Cado sulla strada in cui ti allontanasti dal mio sguardo

Non mi hai conosciuto, perché ero un piccolo albero,
Mi hanno tagliato prematuramente, non ho avuto alcuna ombra.
restano i monconi dopo che tagliano alberi enormi
non restano impronte all'altezza di un albero.
Come potresti sapere quanto freddo sento ,
I vestiti del mio spirito sono marciti molti anni fa.
Hai tagliato un tale dolore che non si adattava alla mia cornice
Sono ora coperto dal dolore del mio futuro.
Come guardare il volto della giustizia
Tali divisioni sono dolorose per Dio.
Cado sulla strada in cui ti allontanasti dal mio sguardo .

 Io ti cercherò là.


Tarana Turan Rahimli
Traduzione a cura di Claudia Piccinno



3. Let me be Motherland for you
Don’t hope anything from me
I have nothing to divide equally with you

Motherland didn’t grieve for you
Let me be Motherland for you.

Let’s go, let me close your eyes
Don’t look toward that longing.
Let’s go, don’t leave for anywhere
Finding a way out in strangeness.

I haven’t become lucky in this frail world,
Let me try to make you a bit lucky.
Inside of you keep a room for me,
Let me die in Motherland when I pass away.



3- Lascia che io sia la tua Patria




Non sperare nulla da me
Non ho niente da dividere ugualmente con te
La patria non si preoccupava per te
Lascia che io sia la tua patria.

Andiamo, lasciami chiudere i tuoi occhi
Non guardare verso la nostalgia.
Andiamo, non andiamo da nessuna parte
 a trovare una via d'uscita nell’estraneità.

Non fui fortunato in questo mondo fragile,
Lasciami tentare di renderti un po’ fortunato.
All'interno di te tienimi uno spazio per me,
Lasciami morire in patria quando io l’attraverserò.



Tarana  Turan Rahimli

Traduzione a cura di Claudia Piccinno
Translated from Azerbaijani into English by Sevil Gulten

TARANA TURAN RAHİMLİ • BIOGRAFIA

Tarana Turan Rahimli è nata in una famiglia istruita il 20 febbraio 1970, a Baku, la capitale dell'Azerbaigian. Da l 1977 al 1987 ha frequentato la scuola secondaria 48 a Baku e la scuola secondaria 1 nella città di Barda. Nel 1990 entra nella facoltà di filologia dell'Università pedagogica dello Stato dell'Azerbaigian e si laurea nel 1995. Nel 2004 ha candidato una tesi di scienze sul tema dell'attività creativa di Kamal Talibzade e ha conseguito la laurea in filologia. Proprio durante gli anni di tirocinio (1991-1994) ha lavorato al quotidiano "Ganj muallim"
(Giovane insegnante) di ASPU, dopo la laurea ha lavorato come segretaria responsabile di quel giornale (1994-2000), poi è diventata caporedattore (2000-2007). Nel frattempo, nel 1996-1997 è stata segretaria responsabile del quotidiano "Zaman" (Time), nel 1999 è stata il direttore del quotidiano "Azerbaijan fighters", nel 2007-2008 è diventata l'editor- Capo del giornale "Tahsil problemleri" (Problemi educativi). Dal 2003 è docente del dipartimento di "La letteratura dell'Azerbaigian e del mondo" dell'Università Pedagogica Statale dell'Azerbaigian, dal 2008 è docente presso lo stesso dipartimento, dal 2011 è assistente di professore di quel dipartimento. A partire dagli anni accademici 2012-2015 è l'assistente professore del dipartimento della "Letteratura Mondiale" di ASPU. Contemporaneamente insegna letteratura giapponese alla facoltà di studi orientali dell'Università Statale di Baku. Dal 1992 è membro dell'Unione degli Ashugs dell'Azerbaigian (dalla poesia), dal 1994 è membro dell'Unione dei giornalisti Azerbaigian, dal 1998 è membro del Consiglio dei Costruttori di giovani scrittori turchi del mondo, dal 1999 è Membro dell'Unione degli scrittori dell'Azerbaigian, dal 2007 è membro della ben nota organizzazione onoraria in Turchia Cyprys Balkans, - l'Organizzazione dell'Eurasia Letteratura Turca. È l'addetta del giornale accademico della Storia e del pensiero " Studiando l'Organizzazione Turca Mondiale.
È fondatrice delle riviste letterarie come "Qar Chichey" (Primrose) e "Addimlar" (Steps) (ASPU), membro dell'Unione dei Giovani scrittori turchi del mondo, ha partecipato attivamente alla compilazione e alla pubblicazione delle antologie intitolate come "Qar Chicheyi", "Addimlar" e "La voce del turco. Ha effettuato ricerche nel campo della letteratura azerbaigiana, letteratura turca, letteratura di Bati Trakya, letteratura russa, letteratura giapponese, letteratura dei paesi occidentali, critico letterario dell'Azerbaigian. È impegnata a tenere conferenze sulla storia della critica letteraria dell'Azerbaigian, sulla letteratura dei paesi occidentali, letteratura del popolo slavo orientale, letteratura del Giappone, letteratura moderna dell'Azerbaigian, letteratura del popolo turco.
E’ impegnata a scrivere poesia e prosa, critica letteraria, e traduzioni. Le sue opere sono state pubblicate in Turchia, Russia, Ucraina, Kirghizistan, Kazakistan, Uzbekistan, Iran e altri paesi. Ha partecipato a numerosi simposi internazionali, conferenze e eventi letterari. È autrice di sei libri e più di 400 articoli.
Nel 2007 Tarana Turan Rahimli ha ottenuto il premio "Qelem" (Pen) del concorso "Caucaso Media" in occasione dei Media Nazionali e 170 anniversario di H. Zardabi. Nel 2007 ha ricevuto il messaggio di ringraziamento dall'ufficio del Dekan della facoltà in base ai risultati degli esami da lei tenuti.
Nel 2009 è stata premiata con i premi di "La segretaria scientifica dell'anno: dall'Organizzazione di nuovi scrittori e artigiani. Nel 2012 in Turchia ha ottenuto il Decreto Onorario di Eurasia Letterature Turche di Cyprys Balkans, il Decreto Onorario dell'Università Gediz della Repubblica Turca, grazie a un intervento ufficiale del Comune di Izmir Konak. È stata onorata con Onorevole Decreto di Istanbul Comune di Tuzla
Nel 2013 a Baku ha ottenuto il premio di "Per il servizio al mondo turco" dall'Unione dei mondi giovani scrittori turchi. Nel maggio 2013 in Turchia ha ottenuto il decreto onorario di KIBATEK, decreto onorario dell'università di Okan della Repubblica turca, nel dicembre del 2014 ha ottenuto decreto onorario e lettera di ringraziamento ufficiale. Nel 2014 è stata onorata con il Premio Internazionale di Akif Samad da parte dell'Unione dei turisti attivisti artigiani.
In agosto 2015 è stata onorata dal decreto onorario dell'artista turco Platforum. Dal maggio del 205 è titolare del premio del Presidente dell'Azerbaigian Republic.
Sono stati pubblicati alcuni articoli sulla sua attività letteraria nella stampa scientifica e letteraria di Azerbaigian, Turchia, Russia, Grecia, Germania, Uzbekistan. In Turchia sono stati pubblicati i suoi due libri "Mi riconosceranno dal mio amore(Izmir, 2013), "La poesia che non ti ho scritto" (Ankara, 2013)

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